Altro articolo inquietante sul sito da te segnalato https://raiawadunia.com/libia-la-guerra-alle-nostre-porte-di-casa-rischia-di-incendiare-il-mediterraneo/
Cama: ok, lo leggerò. Nel primo articolo sulla ragazza imprigionata dicono di inviare una mail al dì all'ambasciata turca in Italia...
è da cinque anni lì dentro ma mi pare che alla notizia è stata data poca rilevanza nei media, specie in Italia... C'è una campagna di solidarietà internazionale nei suoi confronti: http://www.uikionlus.com/campagna-di-solidarieta-internazionale-free-nudem-durak/ e per lei si sono mobilitati anche artisti famosi come Roger Waters.
Ciao Justine, argomento spinoso e non di facile trattazione, almeno per me, troppi attori e interessi in gioco, a mio avviso merita ben altri approfondimenti. Con questo non voglio dire che bisogna girarsi dall'altra parte, semmai è vero il contrario, è più che mai necessario il contributo di tutti. In Italia si sono levate voci di solidarietà alle donne e agli uomini turchi, ci sono state anche manifestazioni davanti al Consolato turco, per dire no alla politica di Erdogan che imprigiona giornalisti e cittadini turchi solo perchè oppositori della sua crudeltà. Mi limito a qualche osservazione : chi ha a cuore la globalizzazione dei diritti umani non può non partire dal diritto per eccellenza che è quello della pace; è fondamentale ripensare una nuova geopolitica del Mediterraneo; è troppo crudele e ingiusto abbandonare quei curdi che ci hanno difeso dal terrorismo e dalla paura; i nostri militari, impegnati nelle missioni di pace, sono esposti ai pericoli; la nos tra speranza di non conteggiare vittime e feriti richiede di provare ad evitarlo, ma a tanto manifestazioni ed email aiutano ma non bastano. Ciao Cama
> @cama1 > chi ha a cuore la globalizzazione dei diritti umani non può non partire dal diritto per eccellenza che è quello della pace; Condivido. > @cama1 > impegnati nelle missioni di pace E quanto è ipocrita sentir la politica che parla di "missioni di pace"...
Specie ora, in queste aree di nuovo diventate improvvisamente sensibili, il mio pensiero va ai nostri militari. Ciao Cama
I militari non sono obbligati ad andare lì, il servizio per fortuna non è più obbligatorio. Se la politica scegliesse sempre la pace ed evitasse di spendere per armi ed entrate in guerra, sarebbe una gran cosa.
> @justine27 > il servizio per fortuna non è più obbligatorio Da quando ? Ignoravo questa possibilità. Pur ammettendo nelle missioni militari all'estero una partecipazione su base volontaria, le preoccupazioni sollevate non cambiano. La nostra Costituzione all'art..11 ripudia la guerra, per una migliore comprensione delle attività delle missioni militari all'estero ho trovato questi articoli https://www.ilforo.eu/2020/04/07/missioni-italiane-allestero-un-tesoro-sepolto/ https://www.startmag.it/mondo/ecco-come-cambieranno-le-missioni-militari-italia-allestero/ Ciao Cama
Intendevo dire che il servizio militare non è più obbligatorio da anni (dal 2005) e chi si arruola nell'esercito fa una precisa scelta. Le missioni di pace sono un modo ipocrita per dire che si partecipa ad una guerra. Chi è per la pace solitamente non si arruola nell'esercito, semmai farà volontariato, farà il medico o simili per fornire assistenza nei paesi colpiti. Gino Strada arruolato non me lo vedo proprio, per dire! ;) :-D Lui che disse di non votare più nessuno perché nessuno gli dava la garanzia di non prendere parte ad alcuna guerra... L'esercito potrebbe forse tornare utile come legittima difesa, se dovessimo subire un attacco ma se si riuscisse a trovare altri sistemi sarebbe certamente preferibile.
A proposito di Strada: https://www.youtube.com/watch?v=77E_i64ov8k
> @justine27 > Chi è per la pace solitamente non si arruola nell'esercito, semmai farà volontariato, farà il medico o simili per fornire assistenza nei paesi colpiti. Justine non condivido questo tuo giudizio, ti rispondo con un proverbio dei Sioux " prima di giudicare una persona cammina per tre lune nelle sue scarpe" e non solo in questo caso ma sempre. Ciao Cama
Certo, prima di giudicare occorre vivere nella pelle altrui. Tutto può essere, un vegano può anche andare in macelleria (magari a comprare le uova ;-)), chi soffre di vertigini seguire Messner e, al di là delle battute, potrebbe davvero succedere questo e altro, tuttavia l'obiezione di coscienza non l'ho inventata io e credo che chi odia guerra e armi non abbia come primo pensiero quello di arruolarsi, poi magari ci saranno delle eccezioni. Non so, non dico che sia per forza il tuo caso, ma l'avere un rappresentante di una categoria nella nostra cerchia, non implica il dover difendere a spada tratta la categoria a prescindere. Mi ricordo anche quando in quella vecchia discussione con Madela, Dido ed altri quest'ultima difendeva a spada tratta la categoria e poi venne fuori che un medico faceva parte della sua cerchia. Credo che dobbiamo essere obiettivi sempre.
Tra l'altro, tanto per parlare: _L’o. al servizio militare è una forma non violenta di rifiuto del servizio militare della guerra. Con essa l’obiettore non contesta il dovere costituzionale della difesa dello Stato, ma oppone a esso un’alternativa: il servizio civile (l. 772/1972), che promuove la difesa non violenta e la solidarietà, invece della difesa militare armata. L’o. militare trova fondamento morale nella regola aurea del cristianesimo «ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro», dalla quale deriva l’imperativo del «non uccidere»._ Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/obiezione-di-coscienza/
> @justine27 > magari a comprare le uova Anzi, nemmeno, proprio in quanto vegano, ho scritto una cavolata.
Bof, Justine, soprattutto nel Sud Italia ci si arruola per guadagnarsi uno stipendio, questione di sopravvivenza insomma...ben lontana da qualsiasi riflessione su altri temi...
> @GemmaM > soprattutto nel Sud Italia ci si arruola per guadagnarsi uno stipendio Vero.