carla13
Sun, 28 Feb 2021 17:09:20 GMT
_*LAVASTOVIGLIE*_
di Carla&Dido
Tutto quello che può servirci per un buon utilizzo:
*DETERSIVO:*
*Premessa:*
I detersivi per lavastoviglie sono molto difficili da formulare e sono così tecnologici che devono impiegare sostanze moderne e non necessariamente amiche dell'ambiente come le intendiamo noi.
Tuttavia ci sono aziende che si impegnano in questo senso e che, secondo me, devono essere premiate per questo loro sforzo.
I risultati arriveranno.
La difficoltà nella formulazione sommata al difficile reperimento e gestione degli enzimi, sono le motivazioni per cui oggi non si è ancora riusciti a formulare un detersivo autoprodotto soddisfacente.
*liquido, polvere, tabs:*
⏩_*Il detersivo_* che sia liquido, polvere o tab va sempre inserito nell'apposita vaschetta (la lavastoviglie prima di iniziare il lavaggio esegue sempre un risciacquo quindi se c’è detersivo nel vano questo verrà espulso).
⏩ _*Il liquido*_ è più delicato, rispetta maggiormente le stoviglie e non lascia residui, ma ha il difetto di disgregare più velocemente gli enzimi.
⏩ _*La polvere*_ o la tab h a il pregio di utilizzare correttamente gli enzimi ma può lasciare residui, in questo caso controllare la portata d’acqua che arriva all’elettrodomestico.
⏩ Se _*la tab*_ ha difficoltà a sciogliersi dividerla in due/tre parti.
⏩ Con _*il liquido*_ è possibile inserire citrato di sodio sia liquido che in polvere (serve per addolcire ulteriormente l’acqua e migliorarne la performance). Si può inserire anche il percarbonato che brucia le macchie colorate (spinaci, pomodoro ecc). Il contatto con il liquido è talmente poco che non corre rischi di decomposizione.
⏩ Con _*la polvere e con la tab*_ è possibile inserire citrato di sodio solo in polvere (il liquido decomporrebbe il detersivo all’interno della vaschetta), mentre è possibile inserire anche percarbonato aggiuntivo,
⏩ _*A 55 gradi_* è preferibile il liquido perché non lascia residui, a temperature superiori vanno bene tutti ed il lavaggio è migliore.
_*dosi:*_
Abbassare la dose consigliata o dividere a metà la tab diminuisce lo spreco, ma anche il potere lavante della lavastoviglie.
Il formulatore, se è bravo, metterà in quella dose o in quella tab, tutto ciò che serve per un lavaggio ottimale.
Siccome i tensioattivi, gli sbiancanti ed i sequestranti presenti in formula, sono stati calcolati per il trattamento di un carico d'acqua completo, mettendone meno o solo la metà, il rischio è che quell’acqua non sia addolcita a sufficienza. Il lavaggio in questo caso non sarà certo dei migliori. Meglio attenersi alle dosi consigliate.
*ENZIMI:*
Sono un grande aiuto nel lavaggio, “è come mettere il turbo ad una macchina” (Fabrizio) e per un buon lavaggio in lavastoviglie sono indispensabili.
La loro caratteristica è quella di “predigerire” lo sporco e le sostanze lavanti hanno buon gioco per allontanare il tutto.
Non si trovano in commercio e sono molto delicati da gestire.
Gli enzimi sono diversi ed ognuno ha una funzione specifica, quelli che interessano a noi sono:
⏩ *Amilasi:* rimuovono macchie di prodotti contenenti amido come pasta, patate, sughi e cereali.
⏩ *Lipasi:* accelerano la scomposizione di macchie di grasso e unto.
⏩ *Proteasi:* rimuovono macchie e sporco derivato da varie proteine (uova, sangue ecc..).
⏩ *Pectinasi:* rimuovono macchie a base di pectina contenuta in confetture, gelatine, bacche e pomodori.
*SALE:*
Le lavastoviglie dispongono di uno scambiatore di ioni, cioè un tubo pieno di resine in cui l'acqua passandoci attraverso si libera dai sali.
Quando queste resine sono sature, la soluzione di acqua e sale lava via calcio e magnesio imprigionati in esse.
Questo fa sì, che l'acqua che entra in lavastoviglie sia dolcissima: fondamentale per un buon lavaggio. Perché sali di calcio e magnesio, oltre ad essere presenti nell’acqua di lavaggio, soprattutto se dura, sono diffusissimi anche negli alimenti (basti pensare al formaggio che di calcio ne ha una montagna)
Quindi, per mantenere uno standard ottimale di addolcimento occorre:
⏩ rabboccare periodicamente la vaschetta del sale e non aspettare che si accenda la spia.
⏩ Utilizzare solo sale specifico per lavastoviglie e non da cucina (non è puro e compromette le resine).
⏩ Non lasciare senza sale la lavastoviglie troppo a lungo (le resine potrebbero deteriorarsi).
⏩ Non affidarsi al sale dei detersivi “tutto in uno” in quanto non contengono sale ma molecole che addolciscono.
*BRILLANTANTE:*
Pur essendo una soluzione a base di tensioattivi, Mammachimica -sul suo blog, lo definisce “un additivo e non un detersivo”. Definizione quanto mai appropriata perché: il brillantante in lavastoviglie non ha la funzione di lavare, ma di agevolarne l’asciugatura (funzione esattamente contraria a come siamo abituati a considerare i tensioattivi….). Ed è per questo che viene erogato dalla lavastoviglie durante l’ultimo risciacquo.
La caratteristica di questo prodotto però, è che: per resistere al risciacquo, si lega alle stoviglie e questo farà sì che ce lo ritroveremo sopra una volta asciutte.
A questo problema, per nulla secondario, va aggiunta l’aggravante della *non eco sostenibilità* della maggior parte dei tensioattivi impiegati. Anche sui prodotti eco o certificati Ecolabel. Essendo essi (nella maggior parte) *etossipropossilati*, non superano l’esame del *nostro EcoBioDizionario.*
L’unica alternativa veramente ecologica è l’impiego di una soluzione di acido citrico al 20%.
Rispetto al brillantante lascia le stoviglie più bagnate. Un rimedio possibile è quello di aumentare la temperatura del lavaggio, il calore accumulato dalle stoviglie aiuta l'asciugatura.
La soluzione di acido citrico la si versa nell’apposito cassettino al posto del brillantante.
⏩ Ricetta EBC: Si sciolgono 200 gr di acido citrico in 800 gr di acqua demineralizzata.
*PRETRATTARE:*
⏩ Se si è costretti a lavare/risciacquare le stoviglie prima di inserirli, tanto vale lavarli a mano.
⏩ Se la lavastoviglie non viene avviata tutti i giorni, togliere i residui grossi (se ci sono), far fare un risciacquo alla lavastoviglie solo con acqua e tenere lo sportello chiuso fino all’avvio.
*DETERSIVI LAVASTOVIGLIE “TUTTO IN UNO”*
Sono detersivi che, oltre ai componenti del lavaggio, contengono brillantante e sale.
Dubbi e criticità emersi.
1) _*Brillantante: quantità in dose e problema sulla sostenibilità.*_
Il primo problema nasce dal differente impiego tra: il brillantante “normale” erogato dalla lavastoviglie durante l’ultimo risciacquo. E quello del “tutto in uno” che – essendo parte integrante del detersivo, viene immesso nel vano stoviglie durante il lavaggio.
Ora, volendo ottenere il medesimo risultato, la dose o la tab del “tutto in uno” dovrà contenere una quantità molto alta, *ma molto alta*, di tensioattivo e delle sostanze accessorie atte a conferire lucidità e brillantezza.
Una quantità tale da consentigli di rimanere sulle stoviglie anche *dopo il lavaggio ed i risciacqui vari*. Con grande *spreco* delle sostanze su menzionate.
Il secondo problema è di natura squisitamente ecologico.
A oggi, i _*tensioattivi e le sostanze accessorie*_ impiegati in formula *sono pessimi: PEG 75* (Verso Natura), *Trideceth4* (Winni’s), *Ceareteth-7* (Viviverde) *sono PEG!*
La cosa più sconcertante è la *dimensione* della parte grassa di queste sostanze, che appunto -in funzione della sua dimensione, tende ad attaccarsi alle *branchie dei pesci fino a soffocarli*.
Quindi, se il detersivo ha funzionato e la quantità (la tanta quantità) è stata corretta, si avranno stoviglie brillanti con sopra una PEG (quanto ne rimarrà su un bicchiere ad esempio?) e un *danno* enorme all’ambiente.
Questo se finisce lì. Se invece, per un motivo qualsiasi, si è mantenuto attivo il cassettino del brillantante con la soluzione di acido citrico, la lavastoviglie, in automatico, passa e *neutralizza* tutte le stoviglie, cioè riportando il ph alla neutralità (niente più forchette e coltelli con striature violacee).
Non c’è nulla di meglio dell’acido citrico per spazzare via residui di tensioattivi: bicchieri, piatti e quant’altro tornano ecologici, e *l’ambiente?*
Oltre al danno la beffa. L’ambiente e chi lo abita, si è visto arrivare una mole di sostanze altamente inquinanti e del tutto *inutili*, in quanto non impiegate sia nel lavaggio che come brillantante.
2) _*Sale.*_
Nonostante sulle confezioni si trovi scritto: “funzione ottimale in assenza di sale (spia accesa - serbatoio vuoto)”, l’addolcimento dell’acqua avviene attraverso *molecole e non sale*.
Questo non vuol dire che non si possa avere un buon addolcimento dell’acqua.
Il problema è che a differenza del sale, le molecole non passano per lo scambiatore di ioni. Questo farà sì che: le resini in esso contenute, non potendosi liberare da eventuali sali di magnesio e calcio - che nel tempo potrebbero formarsi, finirebbero inevitabilmente per deteriorarsi.
*SOLUZIONE PROBLEMI:*
_*BICCHIERI rigati, opachi, aloni bianchi, corrosi.*_
Dopo frequenti lavaggi i bicchieri potrebbero irrimediabilmente rigarsi, opacizzarsi, presentare aloni bianchi diffusi che nella maggior parte dei casi non si tolgono.
I motivi per cui questi problemi si manifestano potrebbero essere:
⏩ Un eccesso di calcare e magnesio dovuto ad acqua molto dura,
⏩ mancanza di sale o sale inappropriato in vaschetta,
⏩ assenza di brillantante (In questi 3 casi si può provare a rimediare: si prendono 100 grammi di acido citrico, si sciolgono in 5 litri d'acqua posta dentro una bacinella e vi si immergono i bicchieri per una notte intera. Se il mattino seguente il problema non è risolto, le cause sono dovute ai punti successivi).
⏩ L’acqua utilizzata contiene della silice: per accertarsene, si può ricorrere al gestore che è certamente in possesso di queste informazioni e, siccome è pubblico, abbiamo tutto il diritto di saperlo.
⏩ Il detersivo ha un contenuto di sequestranti NON sufficiente a togliere dall’acqua tutti i Sali, ne rimangono molti e finiscono con il fissarsi sui bicchieri. Sia in questo che in quello della silice, diventa indispensabile aggiungere al detersivo un cucchiaio di citrato di sodio se in polvere o 30 ml se liquido.
⏩ Detersivo troppo caustico o troppo alcalino, potrebbe corrodere il vetro irrimediabilmente. La soluzione di acido citrico come brillantante potrebbe aiutare a neutralizzare l’alcalinità del detersivo, ma non sempre è sufficiente. Meglio optare per detersivi più dolci oppure intervenire sulle dosi.
⏩ Vetro dei bicchieri di scarsa qualità.
_*RIGHE BIANCHE NELLE PENTOLE:*_
Sono righe che si formano durante la bollitura dell'acqua e che la lavastoviglie non riesce a togliere.
Il detersivo è scarso di sequestranti, occorre aggiungere un cucchiaio di citrato di sodio se in polvere, liquido 30 ml.
_*ODORE DI FRESCHIN (O DI CANE BAGNATO):*_
E’ l’odore che resta sulle stoviglie pulite dopo averle utilizzate per cucinare uova o pesce.
Il rimedio migliore è spruzzarle con lo spruzzino igienizzante (schemino “pulizia casa”). Essendo però a base di candeggina delicata autoprodotta (perossido di idrogeno al 7% - 26 volumi) e, non avendo tutti la possibilità di auto prodursela, si può ovviare tranquillamente con una soluzione di acqua ossigenata medicale al 3,6% 12 volumi, cioè quella che si trova in farmacia, parafarmacia e supermercati.
*Ricetta:* si prende l’acqua ossigenata medicale, la si mette pura in uno spruzzino con un cucchiaino di detersivo piatti e la si spruzza sulle stoviglie.
Se il quantitativo è inferiore al litro diminuire il det piatti in proporzione.
Questa soluzione per uso come candeggina delicata è troppo debole, ma come igienizzante casa e detergente per bagni e cucine è molto valida.
_*MANUTENZIONE E PULIZIA PERIODICA*_
Per mantenere al massimo l’efficienza della lavastoviglie, è consigliato effettuare periodicamente la manutenzione ed il lavaggio a vuoto del vano stoviglie.
Ovviamente, l’intervallo che intercorre tra un intervento e l’altro dipende dalla frequenza dell’uso della macchina e dai residui delle stoviglie immesse.
⏩ Per un uso giornaliero con residui sulle stoviglie nella norma, viene consigliato mediamente una frequenza di 1 settimana /10 giorni.
⏩ Mentre per un uso superiore a quello giornaliero, aumentare l'intervallo tra un intervento e l'altro fino a trovare il proprio standard ottimale.
*Manutenzione:*
⏩ Svuotare il filtro dai residui “grossi”.
⏩ Rabboccare la vaschetta del sale.
⏩ Passare la spugna sotto le guarnizioni per togliere eventuali residui di cibo e detersivo.
*Lavaggio a vuoto:*
Generalmente si usano detergenti chiamati “CURA LAVASTOVIGLIE”. Essendo, però, generalmente poco eco-compatibili si consiglia:
⏩ Lavaggio normale – ricetta EBC
n. 2 cucchiai di percarbonato di sodio
1/2 cucchiaino scarso di detersivo piatti (tenere sotto controllo la schiuma – se troppo abbassare il d.p.)
⏩ Lavaggio strong – ricetta EBC
n. 1 +1,2 cucchiai di percarbonato di sodio
1/2 cucchiaio di Soda Solvay
1/2 cucchiaino scarso di detersivo piatti (tenere sotto controllo la schiuma – se troppo abbassare il d.p.)
Qualora si verificassero problemi di calcare, o non si utilizzasse acido citrico come brillantante, alternare il trattamento con:
⏩ Lavaggio con acido citrico – ricetta EBC
2 cucchiai colmi al posto del detersivo e fare un ciclo a vuoto a 40°.
⏩ Fare poi seguire un normale lavaggio per consentire all’alcalinità del detersivo di neutralizzare il leggero attacco dell’acido sui metalli
_*ADDITIVI*_
*ACIDO CITRICO:*
Acido debole contenuto negli agrumi, in questo ambito utile come scioglicalcare e brillantante.
⏩ *ANIDRO* = attivo al 100% perché è solo acido citrico
⏩ *MONOIDRATO* = attivo al 90% (cioè c’è il90% di acido vero e proprio ed il 10% di acqua)
⏩ *TETRAIDATO* = attivo al 60% (cioè il 60% è acido citrico ed il 40% è acqua).
(Queste percentuali di materia attiva lavante dovrebbero essere tenute presenti all’atto dell’acquisto della sostanza)
Non ha odore, non lascia residui, non brucia sulle mani (è comunque buona norma usare i guanti); ha solo bisogno di un tempo un po’ più lungo per agire ma ha l’enorme vantaggio di essere l’equivalente del succo di limone!
*CITRATO DI SODIO: *
Il Citrato di sodio è un sale che ha la funzione di sequestrante/addolcitore, cioè riduce la durezza dell’acqua. In pratica, se viene aggiunto al lavaggio “sottrae”, rende “non disponibili” i sali di calcio e magnesio normalmente contenuti nelle acque, soprattutto se dure. Questo permette al tensioattivo di lavorare meglio e non si formeranno depositi insolubili. Tutti gli ingredienti possono essere acquistati, ma il citrato è veramente facile da autoprodurre: è un sale che deriva dalla reazione in acqua tra acido citrico e bicarbonato:
⏩ 1500 g acqua distillata
⏩ 360 g acido citrico anidro
⏩ 500 g bicarbonato
Aggiungere il citrico all’acqua distillata, quando si è completamente sciolto, versare lentamente, *POCO PER VOLTA* il bicarbonato perché si crea una forte effervescenza, niente di pericoloso, è solo che si produce anidride carbonica gassosa (CO2) che farebbe straripare tutta la soluzione se si aggiungesse troppo velocemente il bicarbonato.
Prepararlo con pazienza, ogni tanto aggiungere bicarbonato e dare una giratina.
Si consiglia di usare una pentola inox a bordi alti e di tenere la finestra aperta per far uscire la CO2, la pentola si raffredderà.
La reazione è conclusa quando tutto il bicarbonato si è solubilizzato e non si forma più nessuna bollicina.
Se ne possono ovviamente preparare quantità minori, l’importante è aggiungere bicarbonato fino a che la soluzione non “frigge” più e quindi è stato neutralizzato tutto l’acido citrico.
Il pH finale deve essere 7 (neutro), significa che si è formato il sale (citrato) e non interferirà con il detersivo che invece ha un pH alcalino (maggiore di 7).
Lo si trova anche in polvere. La percentuale di conversione polvere/liquido è del 40%, ovvero: 40 gr di citrato di sodio in polvere corrispondono a 100 gr di citrato di sodio liquido.
*N.B.* Se non avete pesato accuratamente o usate un acido citrico non anidro, potrebbe rimanere un po’ di bicarbonato sul fondo. Non fa nulla, vorrà dire che il pH sarà un po’ superiore a 7. L’importante è che non ci sia residuo di acido citrico che invece farebbe diminuire il pH sotto a 7 e questo non va bene (perchè interferirebbe con il detersivo).
*DURATA PRODOTTO:* un’eternità perché è una soluzione salina concentrata
*SODA SOLVAY*
Non è altro che carbonato di sodio e in abbinamento con i tensioattivi ha un grande potere sgrassante. Questo perché, essendo alcalinizzante, contribuisce ad aumentare il potere lavante dei tensioattivi. Quindi, aggiunta ad un detersivo piatti, si può utilizzare per lavare i piatti, i pavimenti della cucina. Va sempre risciacquato bene perché altrimenti lascia patina bianca. Non va bene sui materiali che temono la sua estrema alcalinità come l'alluminio.
*PERCARBONATO DI SODIO*
Carbonato di sodio su cui viene fatta cristallizzare una molecola di acqua ossigenata. Quando si scioglie in acqua libera appunto le due componenti ma perché si liberi l’ossigeno che igienizza bisogna che la temperatura dell’acqua sia superiore ai 40°C. (in alternativa bisogna acquistarne uno che contenga il *TAED (Tetra Acetyl Ethylene Diamine)* che è un attivatore e consente l’uso a temperature più basse). Si usa prevalentemente nel bucato, in questo ambito come pretrattante macchie. Non va mai addizionato all’’acido citrico perché si distruggerebbe.
Alessandra89
Mon, 03 Jul 2023 07:42:24 GMT
Comunque, siccome la variabili sono parecchie, se ti senti più tranquilla ad aggiungerlo, anche in eccesso credo che male non faccia.
Credo non si possa stabilire in modo scientifico ma solo empirico.
calimera
Tue, 04 Jul 2023 09:02:43 GMT
Secondo me, se metti troppo citrato di sodio potresti avere un problema per troppa schiuma.
Fabrizio ecobiocontrol
Fri, 07 Jul 2023 16:34:09 GMT
Ma quanto brave siete?
E' vero che ci può essere un maggior sviluppo di schiuma. E' anche vero però che oltre alla funzione sequestrante verso la durezza dell'acqua, essenziale per un buon lavaggio, i sequestranti hanno anche altre funzioni sempre legate alla loro natura chimica. Ad esempio prendiamo l'emoglobina responsabile del colore rosso del sangue. L'emoglobina è una struttura proteica con, al centro, un atomo di ferro. Adesso immaginiamo che arrivi un sequestrante che rimuova questo ferro, l'emoglobina perderà immediatamente il suo gruppo cromoforo e diventerà incolore. Enzimi, alcalinità e tensioattivi rimuoveranno i resti di proteina.
I sequestranti sono importantissimi per lavare bene.
Ciao
Fabrizio
Titti92
Tue, 18 Jul 2023 12:56:01 GMT
Ciao Fabrizio mi confermi che se ce ne metto troppo non corro rischi per il bucato ? Mi sto ritrovando i cotoni un po' carta vetrata nonostante anche buone dosi di ammorbidente. Forse abbondo troppo con il detersivo liquido della green emotion ? 😶 Sono stufo di quest'acqua dura 😅🙃😭
Titti92
Tue, 18 Jul 2023 14:27:23 GMT
Altra domanda, la pulizia sempre della lavatrice se fatta con la candeggina delicata deve esclusivamente essere autoprodotta o va bene anche quella della greenatural che ha alcuni tensioattivi ? Grazie in anticipo
Alessandra89
Tue, 18 Jul 2023 15:44:40 GMT
Sconsiglio la delicata Greennatural in quanto contiene tensioattivi e potrebbe produrre un po' di schiuma e non so nemmeno quanto ossigeno contenga, ma credo poco. Meglio l'autoprodotta senza tensiotattivi o meglio ancora 70 gr. di percarbonato di sodio a 90°.
Dido
Tue, 18 Jul 2023 20:09:56 GMT
No Alessandra, il tensioattivo nella delicata invece è necessario: il perossido ha la funzione di sbiancante ed igienizzante.
Il tensiottivo di sciogliere lo sporco (pulire) ain modo da permettere all'acqua di portarselo via.
Per la pulizia della lavatrice, essendo la macchina a vuoto, potrebbe in effetti fare schiuma. Non so, ma se non usi l'acido citrico come ammorbidente (o assieme all'ammorbidente), un po' di tensioattivo sarebbe cmq utile.
Quindi: o metti la Greennatural con molta attenzione e ne segui decorso del lavaggio, oppure fai come dice Alessandra: 70 gr di percarbonato a 60/90 gradi (decidi tu) + det piatti (tipo un cucchiaino scarso da caffe) oppure, un po' di det lavastoviglie.
Per quanto riguarda il citrato di sodio nel bucato puoi cominciare con un cucchiaino scarso per dose se ce l'hai in polvere, altrimenti un cucchiaio pieno se ce l" hai liquido.
Buon lavoro 🫠
Alessandra89
Tue, 18 Jul 2023 22:25:07 GMT
Il problema che le candeggine delicate NON autoprodotte, incluse le "bio" o cosiddette, hanno una marea di tensioattivi, molto di più di quanto ne possiamo mettere nell'autoprodotta.
Mesi fa ho provato con 200 ml di delicata della Solbat in lavatrice e ad un certo punto ho dovuto interrompere tutto perché usciva schiuma dal cassetto detersivi.
Non contenta, ho provato con metà dose, 100 ml, per per igienizzare la lavastoviglie... è andata in blocco per la troppa schiuma.
A questo punto ho preferito il percabonato con uno zic di detersivo piatti alla massima temperatura possibile consentita dell'elettrodomestico. Zero incidenti da schiuma. Meglio ancora, per la lavatrice, percarbonato con una tabs eco per lavastoviglie. La lavatrice torna nuova come uscita di fabbrica 😅
Questa delle tabs per lavastoviglie da utilizzare per la pulizia del cestello della lavatrice unitamente al percarbonato, è un'idea che mi è venuta mesi fa. Non facendo schiuma ed essendo che hanno un potere sgrassante e detergente elevato, mi sono detta che se tolgono l'unto dalle pentole avrebbero anch e potuto togliere grasso e residui grassi di detersivo/ammorbidente, soprattutto per una come me che lava a basse temperature e prevalentemente con detersivi liquidi.
Dido puoi anche non crederci, ma funziona alla grande! 😊
Fabrizio ecobiocontrol
Sat, 22 Jul 2023 19:44:33 GMT
Io credo assolutamente che funzioni. Ma occhio che i grassi in una lavastoviglie sono migliaia di volte più numerosi di quelli che si trovano in un carico di lavatrice. Che tolga tutto però ci credo.
Io volevo cogliere questa discussione per dire un'altra cosa e cioè che i tensioattivi in un bucato, servono certamente per lavare e tutto il resto che avete detto. Ma si deve pensare anche alla capacità di penetrazione che il tensioattivo ha. In poche parole succede che il tensioattivo penetra in profondità nelle fibre e siccome è ricoperto di una nuvola di idratazione, porta dentro la fibra anche acqua ossigenata, ed eventualmente anche dei sequestranti. Col risultato di un lavaggio in "profondità". Insomma un po' di tensioattivo ci vuole per far rendere al massimo la ricetta.
Ciao
Fabrizio
Titti92
Fri, 28 Jul 2023 15:31:51 GMT
Confermato pure a me ha fatto tanta brumina da colabrodo per il cassetto 😂😂😂🙈🙈🙈
Boh non so, la feci con percarbonato e tabs ma annusandoci dnetro sento sempre un po' di odore che mi sembra puzza 🙄, troppa acqua 🤔 ? con ciclo a vuoto mi ha caricato un disastro di acqua,
ho pensato fosse un impostazione per fare pulizia che essendo vuota caricasse a gogò, quindi ho spulciato il manuale indagando e la risposta è no, ne ha caricata tanta perché le ho ridotto il tempo con il time manager e quindi il r rilevamento di carico non lo fa [me l'ero dimenticato quest'ultimo particolare]. quindi boh. Troppo poco tempo. 🤔 ? ... Riprovare ? e giù kw in bolletta 🤪
Alessandra89
Fri, 28 Jul 2023 15:50:09 GMT
Non ho capito in tubo di quello che hai fatto. Intendi dire la pulizia del cestello con candeggina delicata commerciale o con percarbonato?
P.S. il time manager non c'entra nulla. Caso mai ha caricato più acqua in quanto i sensori di carico non hanno rilevato il peso nel cestello essendo vuoto.
Comunque fai im ciclo a vuoto con 70 gr. di pecarbonato più una tab per lavastoviglie o, in alternativa, una punta di detersivo piatti a mano, a 95°.
Titti92
Sat, 29 Jul 2023 14:39:07 GMT
Intendevo dire che con la delicata della green natural mi ha fatto schiuma fino al cassetto del detersivo come a te 🙈... Il sensicare c'entra c'è scritto nel manuale che non si aziona se si tocca il time manager [Screenshot_20230729-012439_Drive](//muut.com/u/ecobiocontrol/s3/:ecobiocontrol:zPwc:screenshot_20230729012439_drive.jpg.jpg)
Con percarbonato più tabs della lavastoviglie ho già provato ma il risultato è che sento sempre odore ... Non so se ho io l'olfatto da segugio 🤔
Alessandra89
Sun, 30 Jul 2023 13:33:41 GMT
Come Volevasi Dimostrare.
Nel senso che, malgrado la giusta osservazione di Dido,
> @Dido
>No Alessandra, il tensioattivo nella delicata invece è necessario: il perossido ha la funzione di sbiancante ed igienizzante.
questo vale ed è *giusto e scarosanto* per il lavaggio *panni* e con la candeggina *delicata autoprodotta*.
Nell'utilizzo della *delicata commerciale* per il *lavaggio vasca* questo sistema ha pesanti controindicazioni proprio perchè la delicata commerciale è bella *carica di tensioattivi* (col risultato di *schiuma* tipo panna montata nel cestello), a differenza di quella autoprodotta che non ne ha o, se ne ha, si tratta di un quantitativo contenuto.
Tornando alla tua lavatrice con la funzione SensiCare, ho letto il tuo manuale e differisce di poco dalla mia AEG, che nel mio caso sarebbe ProSense
[20230730_141241](//muut.com/u/ecobiocontrol/s1/:ecobiocontrol:oO7a:20230730_141241.jpg.jpg)
dice soltanto che: _"Il rilevamento_ PsoSense avviene solo con i programmi di lavaggio completi (quando non è selezionato nessun salto di fase)"_.
Bisogna pertanto capire se il TimeManager è considerato un "salto d i fase", ma secondo me no.
Il TimeManager dovrebbe, di logica, stabilire la durata del programma sulla base del peso, ma non dovrebbe interferire sulla quantità d'acqua usata per il lavaggio, altrimenti credo l'avrebbero chiamato AcquaManager o qualcosa di simile.
Puoi comunque fare una prova: di solito *senza* la funzione TimeManager attivata, ad inizio lavaggio sul display c'è un simbolo lampeggiante come una U con 2 barettine nel mezzo e due puntini lampeggianti. Dopo un 15 minuti circa smettono di lampeggiare, questo per indicarti che la funzione SensiCare ha fatto il suo lavoro.
Prova poi a fare un lavaggio *con* la funzione TimeManager attivata; se si ripete la sequenza di lucine lampeggianti allora vuol dire che la funzione SensiCare si è comunque attivata.
Da quanto leggo nel mio manuale, la funzione SensiCare/ProSense rileva solo il carico inteso come peso della biancheria, e di conseguenza la durata, ma non parla di quantitativo d'acqua. Non a caso c'è scritto: _"L'apparecchiatura regola automaticamente *la durata* del programma in base al carico per ottenere i migliori risultati nel minor tempo possibile. La durata del programma potrebbe aumentare o ridursi"._
A questo punto però qualche dubbio mi è venuto e siccome sono cuirosa e vorrei usarla la meglio, domani faccio una telefonatina al centro assistenza.
Alessandra89
Sun, 30 Jul 2023 14:00:34 GMT
Aggiungo che l'odore che percepisci a cestello vuoto, malgrado il lavaggio con percarbonato, può essere generato dal tubo di carico dell'acqua e non dalla lavatrice stessa.
Ho avuto un problema analogo al tuo l'anno scorso e nello stesso periodo.
Col caldo il tubo di carico dell'acqua ha iniziato a generare batteri, tipo una canna di innaffiatoio di quelle verdi trasparenti lasciate al sole, e da lì risaliva l'odore.
Cambiato il tubo con pochi euro, dovresti riuscire a farlo da solo senza idraulico, il problema si è risolto da solo.
Titti92
Sun, 30 Jul 2023 16:30:17 GMT
può anche essere che il time manager aumenti le quantità di acqua visto che si diminuisce il tempo (per garantire un lavaggio efficace), devo provare varie volte a vuoto con acqua fredda e vedere quanta ne entra in cestello
Mi pare che non lampeggiano le tacche se riduci con il time manager, devo provare così come provo a vedere quanta acqua carica a vuoto su un cotone con i tempi diversi modificati con il time manager... Il sensi care sì dovrebbe misurare anche l'acqua (infatti parlano anche di risparmio di acaua ed energia) , è praticamente il 6th senso della Whirpool che è stata la prima a introdurre il sensore di carico regolando anche quanta acqua
Il tubo mah, ha iniziato a lavorare da metà dicembre con una lavatrice a settimana, dubito possa già avere muffe
Alessandra89
Sun, 30 Jul 2023 17:46:19 GMT
Il cerchio di Sinner dice che i 4 fattori per una buona pulizia sono Temperatura, Chimica, Tempo, Meccanica, quindi i quantitativi d'acqua sono ininfluenti, anzi meno acqua c'è, in teoria, maggiore è l'attrito e migliore è la pulizia.
Quindi non è vero che aumenta l'acqua per garantire un lavaggio efficace, caso mai è vero il contrario.
Non è che per caso stai usando il programma "eco"?
Potrebbe essere comunque che la Electrolux usi il SensiCare, ereditato dalla Whirpool, mentre la AEG il ProSense ereditato dal gruppo REX/Ardo.
Il fatto che il tubo sia stato installato a dicembre non significa nulla, fa caldo - almeno qui a Milano - e con queste temperature un tubo si cuoce e fa prestissimo a rilasciare schifezze.
Alessandra89
Tue, 01 Aug 2023 09:10:43 GMT
> @Titti92
>Il sensicare c'entra c'è scritto nel manuale che non si aziona se si tocca il time manager
Mi hanno risposto dal gruppo AEG/Electrolux.
Dunque il SensiCare della Electrolux intereferisce con il TimeManager come da tue istruzioni.
Il ProSense della AEG *non* interferisce con il TimeManager come da mie istruzioni.
Titti92
Thu, 03 Aug 2023 00:43:17 GMT
Strano non interferisca, io farei la prova del 9 iniziando un programma vuoto senza temperatura (sulla mia devo ancora peovarlo con le varie tempisitiche del tm) ... No no avevo messo programma cotone
Giuseppe Gerardo
Tue, 31 Oct 2023 09:49:46 GMT
Buongiorno Fabrizio vorrei sapere come sono queste pastiglie e gel per lavastoviglie le prime sono quelle vendute all'Eurospin:
DEXAL AMO ESSERE ECOLABEL TABS
Sodium Carbonate
Sodium Citrate
Sodium Carbonate Peroxide
Sodium Silicate
Sodium Chloride
Sodium Bicarbonate
Sodium Sulfate
Tetraacetylenediamine
SODIUM POLYACRYLATE
Aliphatic alchols C8-C14 alkoxilated
Polyethilenglicol
Protease
Amilase
CETARETH – 25
SODIUM CARBOXYMETHYL INULIN
Le seconde tabs sono della catena MD:
DAT 5 ECOLABEL
SODIUM CITRATE
SODIUM CARBONATE
SODIUM CARBONATE PEROXIDE
AQUA
POLYACRYLIC ACID POLYMER
TAED
OXIRANE, 2-METHYL-, POLYMER WITH OXIRANE, MONO-C8-10-ALKYL ETHERS,
ETHERS WITH 1,2-DECANEDIOL (1:1)
PEG
SODIUM SILICATE (MOLAR RATIO 1.6-2.6)
ACRYLIC COPOLYMER
DISODIUM DISILICATE
SODIUM SULFATE
SODIUM CHLORIDE
BENTONITE
CI 77891
SUBTILISIN
KAOLIN
DEXTRIN
CELLULOSE
POLYVINYL ALCOHOL
AMYLASE
ISOTRIDECANOL ETHOXYLATED (< 2.5 EO)
Dat5 Green Gel Lavastoviglie sempre MD distribuito da Madel
aqua
- glycerin
- tetrasodium glutamate diacetate
- acrylic copolymer
- quaternary ammonium compounds, c12-14-alkyl(hydroxyethyl)dimethyl, ethoxylated, chlorides
- sodium 7-methyloctanoate
- fatty alcohol alkoxylated
- alcohol ethoxylate propoxylate
- xanthan gum
- diethylhexyl sodium sulfosuccinate
- oleyl monoethanolamide + 4oe
- parfum
- protease
- propylene glycol
- sodium citrate
- disubstituted alaninamide
- amylase
Fabrizio ecobiocontrol
Tue, 31 Oct 2023 14:21:58 GMT
Il primo prodotto non mi convince perché a metà INCI appare il "Sodium Chloride" sale da cucina che non ha altro scopo che di diluire il prodotto. Non potendo usare l'acqua come avviene per i liquidi si usa il solido più economico che ci sia, il sale da cucina appunto. Per il resto, a parte qualche scivolone non proprio ecologico, direi che va tutto bene.
Quella Ecolabel, la seconda, è perfettamente uguale alla prima! Il produttore si è divertito a cercare definizioni complicate ma è la stessa formulazione.
Il gel è buono per la presenza di enzimi giusti per la funzione del prodotto.
Il tensioattivo quaternizzato e il PEG (oleyl monoethanolamide + 4oe) sono pochissimo ecologici. Ma per lavare lava.
Ciao
Fabrizio
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