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Famolo ricaricabile

Mon, 20 Aug 2018 15:56:10 GMT

briand06
Mon, 20 Aug 2018 15:56:10 GMT

Praticamente stai descrivendo il modello Netflix, che in effetti funziona molto bene.

briand06
Tue, 21 Aug 2018 06:47:26 GMT

Personalmente preferisco il modello tradizionale, pagare il software e possederlo senza limiti, e poi pagare una cifra ridotta per gli aggiornamenti. Per le app, che devono fare i conti con il dover garantire gli aggiornamenti all'infinito, trovo nettamente migliore il modello per cui le funzioni base dell'app sono gratuite mentre le funzioni avanzate sono a pagamento, mi sembra la cosa più equilibrata sia per l'utente che per lo sviluppatore. Invece il modello attuale di abbonamento _ad libitum_ funziona (abbastanza) bene per i grossi sviluppatori, molto meno per gli _indie_: se devo scegliere se sottoscrivere un abbonamento annuale ad una app di Adobe, Microsoft o Electronic Arts, oppure ad una di Chi-Lo-Conosce, beh, penso sia facile capire chi preferirò. C'è poi la questione puramente economica: un singolo abbonamento può anche costare pochi euro al mese, ma quando gli abbonamenti iniziano a moltiplicarsi, le cifre in ballo diventano piuttosto _importanti_, per cui ė chiaro che prima o poi dovrò iniziare a fare delle scelte.

frix01
Tue, 21 Aug 2018 12:29:19 GMT

Concordo con la visione di Briand. Probabilmente perché entrambi usiamo decine (sul mio Mac sono centinaia e pure lui una volta cito altrettanto ) di applicazioni. Alle volte una app la uso per un’ora tre volte al mese... Altre le uso tutti i giorni... nn trovo sbagliato il modello _setup_ ma funziona solo per app che stanno in una fascia di prezzo bassa. Es.,uso Acorn poche volte al mese, certi mai. Ma quando mi serve devo aprirla e lavorare Idem Intaglio. A livello potenziale (e teorico) Nn sono Photoshop o illustrator, ma per me sono meglio. investo 150 euro e li ho per sempre... e Pago qualche aggiornamento ogni tanto

macmomo
Tue, 21 Aug 2018 14:43:55 GMT

Decisamente meglio il modello classico. Sia per una mera questione economica che funzionale. Con l'abbonamento alla fine chi ci guadagna è solo lo sviluppatore. La suite Adobe ne è un esempio lampante. Ora devi pagare sempre e comunque, quindi non puoi ad esempio rimandare una nuova versione perché magari sul momento non puoi sopportare la spesa o perché semplicemente non ti servono le nuove funzioni. E alla fine il totale di spesa supera di gran lunga il vecchio modello di acquisto. Con questa modalità inoltre lo sviluppatore non deve più sforzarsi di creare nuove funzionalità che valgano l'acquisto della nuova versione, perché tanto oramai sei abbonato, e già paghi, quindi semplicemente _ci speri_ che rilascino qualcosa di buono, invece posso dire per esperienza diretta che ogni aggiornamento è un passo indietro, un rallentamento in più, nuovi bug e spesso neanche la sistemazione dei vecchi più volte segnalati. Un vero schifo. La mia unica fortuna in questo caso è che non sono direttamente io a pagare. :P

matt2bono
Tue, 21 Aug 2018 20:11:31 GMT

L’abbonamento per me ha senso per una applicazione che so che uso sempre e continuamente. Negli altri casi ritengo migliori altri sistemi: se di una applicazione utilizzo solo una o due funzioni su venti, magari una volta a trimestre, potrebbe essere valutabile l’opzione “ricaricabile “. A volte mi sono ritrovato con applicazioni non più funzionanti per aggiornamenti del OS senza che me ne accorgessi prima e già sotto pressione coi tempi. Avere un gettone da spendere dietro garanzia di funzionamento può servire. Ma in questo caso l’abbonamento non avrebbe senso.

Tom.my
Wed, 22 Aug 2018 06:20:52 GMT

Nell’abbonamento vedo più difetti che pregi e lo spiega bene macmomo prima di me: la qualità della suite Adobe è penosa (lavoro con Premiere, After Effects, Illustrator e Photoshop) e non vale i soldi spesi ogni mese/anno. Secondo me esiste già l’opzione “ricaricabile”: prima di iOS e prima del Mac App Store i software sul computer si compravano una volta e poi dopo un anno si ricompravano di nuovo, per ottenere la nuova release, ad un prezzo scontato perché già clienti.

briand06
Wed, 22 Aug 2018 08:04:35 GMT

Il problema non è tanto sul Mac, dove la maggior parte delle applicazioni (Adobe esclusa) tende a conservare il modello tradizionale e dove ci sono tante alternative open source di buon livello (per quanto mi riguarda, potrei sostituire senza troppi traumi la maggior parte delle applicazioni che uso con equivalenti free). Il problema vero è su iOS, che subisce lo stigma iniziale per cui una volta comprata una app si ha diritto all'infinito ad aggiornamenti gratuiti, una cosa chiaramente insostenibile per chi sviluppa (si può bypassare ma è fastidioso). Un altro grave problema è l'abbondanza di app tutte simili una all'altra, che non solo rende difficile scegliere ma impedisce anche l'affermazione di app nuove e originali. Alla fine il modello ad abbonamento obbliga a scegliere e favorisce solo le software house affermate.