quickloox

Open full view…

Povere famiglie

Sat, 19 Jan 2019 08:50:08 GMT

paolobertolo
Sat, 19 Jan 2019 08:50:08 GMT

Condivido lo spirito dell'intervento, perché nemmeno a me piacciono i monopoli e Microsoft ha rappresentato esattamente questo per troppi anni. Ci sono però alcuni distinguo da fare. Riguardo al software libero, possiamo discutere all'infinito, ma nemmeno l'idea che qualcosa sia (o debba essere) gratis a prescindere mi garba poi molto. Detto questo, LibreOffice (nobilissima e rispettabilissima iniziativa) clona MS Office, cosa che di per sé trovo deprimente. Solo per questo smette di interessarmi. Piuttosto mi compero l'originale. In merito a Pages, beh, è chiaro che per avere Pages "gratis" (da un po' di tempo, ma all'inizio dovevi comperarti il Mac e pure Pages) devi metterti in casa un dispositivo Apple, cosa questa che - purtroppo - non è esattamente alla portata di tutte le famiglie. C'è poi la numericamente non trascurabile situazione di coloro i quali si ritrovano MS Office installato sul computer di lavoro e quindi ci lavorano ore e ore ogni giorno e che quando arrivano a casa per fare quelle quattro sciocchezze quattro che si fanno per uso domestico trovano si a più pratico mantenere una forma di continuità. Infine, c'è l'elefante nella stanza. MS Office *funziona*. Bene (a parte - forse - Word, ammesso che si debba scrivere un libro e non una lettera per la banca). È "odiato" a prescindere, al pari di Windows. Retaggio di tempi ormai remoti in cui valeva Microsoft vs"the rest of us". Oggi non è più così, ma certi pregiudizi rimangono. Almeno in chi ha memoria di quegli anni e - soprattutto - voglia ed energie di stare ancora dietro a queste cose.

aooo
Tue, 22 Jan 2019 16:30:43 GMT

Requisiti: padronanza nell'uso della suite Microsoft Office

Lucio Bragagnolo
Thu, 24 Jan 2019 23:20:41 GMT

LibreOffice non è affatto gratis a prescindere e incoraggia tutti coloro che lo scaricano a effettuare una donazione. È _libero_, da questo punto di vista, non _gratuito_. L'argomento della continuità lo capisco poco. Se sono uno scienziato e programmo in Fortran, ci devo anche tenere i conti di casa? Se invece sono impaginatore e uso InDesign, devo fare lo stesso anche per il volantino della festa di compleanno del figliolo? Sul funzionare, beh… mi sembra il requisito minimo, non una dote. LibreOffice non mi piace, come approccio e come interfaccia, ma è molto diverso da Office, nient'affatto clonato. Piuttosto mi scoccia che non incorpori le tecnologie abilitanti specifiche di macOS, tipo AppleEvents, per dire. E comunque, la lettera alla banca la si fa anche con TextEdit, le Google Apps, un editor Markdown…

macmomo
Fri, 25 Jan 2019 10:21:39 GMT

Tanto per dirne una... Non sono mai riuscito a modificare i margini in TextEdit. Mi pare di averci anche perso tempo in passato. Alla fine ci ho rinunciato. Uso TextEdit solo come editor di appunti per testo non formattato. Non è possibile che per stampare un qualsiasi foglio, fosse la ricetta della torta, devo avere 3 cm di margini bianchi per lato senza la possibilità (almeno a portata di mano) di cambiarli. Questo di certo non ne fa un editor migliore di Word.

paolobertolo
Sat, 26 Jan 2019 09:38:54 GMT

La questione della continuità è meno banale di quanto sembri. La tua professione e i tuoi interessi (così come per me e per molti altri che seguono questo blog) ti spinge a confrontarti con una miriade di strumenti diversi per scopo e natura. Se guardo alla scrivania di casa dalla quale sto scrivendo, conto non meno di 4 sistemi operativi diversi, 3 media diversi per ascoltare musica, ciascuno con il suo dispositivo, 4 sistemi diversi per scambiare dati tra le macchine che uso e così via (perdonate la digressione). Passare da Word a Pages o LaTeX o BBEdit o vi non rappresenta alcun ostacolo. Di ciascun ambiente prendiamo quello che ci piace e se qualcosa non va, guardiamo altrove. Selezioniamo un insieme di strumenti verticali, come in quelle cassette di attrezzi enormi dove trovi duecento attrezzi ognuno per una funzione. Ma la maggior parte delle persone non lavora in officine meccaniche e in casa tiene a malapena un set di cacciavite comperati dai cinesi e che - invariabilmente - userà a sproposito, spanando le viti degli occhiali che si sono allentate. E quindi, se i n ufficio usano MS Office, che MS Office sia anche a casa. I bottoni sono sempre quelli, tutto è rassicurantemente al suo posto. E, di nuovo, tutto funziona - bene - come da aspettativa. Per finire: se programmi in Fortran (si fa ancora? a parte la manutenzione di codice legacy?), probabilmente hai più di 50 anni e lavori in qualche istituto di ricerca e sai benissimo che Fortran non è un foglio di calcolo e quindi apri Excel per fare i conti di casa. Se lavori su InDesign, non ho nessun dubbio che userai InDesign anche per fare il volantino per la festa di compleanno di tuo figlio. Perché funziona e perché sai già come farlo.